top of page
Logo MG
  • Instagram
  • X
  • TikTok
  • Youtube
  • Facebook

Istituto Grandi Marchi premia il giornalista giapponese Isao Miyajima

  • Immagine del redattore: MG Logos
    MG Logos
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

A Roma la cerimonia di premiazione dedicata alle grandi firme del settore e importanti considerazioni sull’evoluzione del mondo del vino. Nuovi mercati, radici forti, approccio stilistico innovativo e linguaggio moderno: queste le chiavi del futuro del vino italiano per IGM


ree

Dopo la trasferta in Estremo Oriente, che ha visto le 18 famiglie di Istituto Grandi Marchi protagoniste di un doppio incontro a Tokyo e Seoul, il gruppo fa tappa a Roma per la consegna del premio internazionale riservato alle più importanti firme del giornalismo internazionale. Il riconoscimento, istituito per valorizzare chi ogni giorno, con la sua passione e professionalità, contribuisce alla diffusione della cultura del vino italiano, negli anni è stato assegnato a figure di rilievo come Burton Anderson, Jens Priewe, Monica Larner, James Suckling e alla rivista Wine Spectator. 

Questa è stata la volta di Isao Miyajima, uno dei massimi esperti di vino in Giappone, insignito del premio per la sua preziosa attività di divulgazione e valorizzazione dell’intero patrimonio enogastronomico. Non a caso, Miyajima nel 2014 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a dimostrazione del suo interesse attivo che, dal 1983 ad oggi, lo vede come uno dei maggiori conoscitori di territori e produzioni d’eccellenza del nostro Paese.


E’ con grande piacere che come Istituto quest’anno conferiamo il nostro riconoscimento a Isao Miyajima - ha detto il Presidente Piero Mastroberardino - che oltre ad essere il massimo esperto di vino e cibo italiani in Giappone, è anche soprattutto un caro amico nostro e dei produttori italiani di cui conosce ogni segreto. Nel corso degli oltre vent’anni della nostra attività (e ancora lo scorso giugno a Tokyo) ha condotto le moltissime masterclass che abbiamo tenuto, sempre con molta competenza e dedizione”.


“Questo riconoscimento è un grande onore per me – ha dichiarato Isao Miyajima-  Ho vissuto dal 1983 al 1989 a Roma: erano gli anni del cosiddetto Rinascimento enologico italiano. Ero affascinato da questi vini nati dalla nuova filosofia di grande qualità, innovativi e moderni ma allo stesso tempo rispettosi di una grande tradizione. Questi vini mi hanno cambiato la vita e ne ho cominciato a scrivere. I produttori dell’Istituto Grandi Marchi sono tutti protagonisti di quell’epoca piena di entusiasmo: sono loro profondamente grato naturalmente per questo riconoscimento ma anche per avermi portato con i loro prodotti nel bellissimo mondo del vino italiano”.


La cerimonia di consegna è stata anche l’occasione per riflettere sulle strategie più adeguate da adottare, alla luce dello stato attuale del settore, confermando l’impegno di Istituto Grandi Marchi nel promuovere l’eccellenza del vino italiano in dialogo con le voci più autorevoli del giornalismo nazionale e internazionale.


“Il mondo del vino sta attraversando un periodo di importanti cambiamenti che richiedono visione e strategie mirate su più fronti – ha spiegato Piero Mastroberardino, Presidente di Istituto Grandi Marchi – dalle scelte di linguaggio a quelle produttive, fino alle strategie di internazionalizzazione: ogni decisione deve tener conto del contesto in mutamento. Le nostre aziende ne sono consapevoli e hanno da sempre il ruolo di chi anticipa le tendenze, interpretandone le aspettative sotto il profilo dell’evoluzione stilistica, pur restando coerenti con i propri riferimenti storici, familiari e territoriali. I processi di innovazione non hanno mai fine e consentono di restare custodi delle proprie radici. Prosegue l’impegno sui mercati, avendo cura di investire, come da tradizione dell’Istituto, sia in quelli maturi, in cui vi è già grande consapevolezza del valore del vino italiano, sia su mercati in fase di sviluppo. Una direzione che perseguiamo già da anni e di cui siamo stati pionieri, come dimostra la crescita di quei Paesi, un tempo emergenti, che oggi rappresentano parte integrante del successo globale del vino italiano d’eccellenza.”


La prossima tappa del programma dell’Istituto Grandi Marchi si terrà in Messico dal 20  al 22 ottobre con masterclass, walkaround tasting e incontri con gli operatori ho.re.ca e la stampa a Città del Messico e Cancun.


Fanno parte di Istituto Grandi Marchi: 

Ambrogio & Giovanni Folonari, Antinori, Argiolas, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti , Col d’Orcia, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo, Umani Ronchi.


 
 
 

Commenti


bottom of page